Volevo dirti che
Volevo dirti che
La Palestra dei desideri a Genova, il GSSP agli sgoccioli, il Party Pigro in vista e un alieno in giro
0:00
-7:42

La Palestra dei desideri a Genova, il GSSP agli sgoccioli, il Party Pigro in vista e un alieno in giro

Con il nuovo romanzo comincio da Genova, come da tradizione, mentre saluto gli Scrittori Pigri, e mi preparo a fare festa con loro, e lascio a te una nuova esercitazione

La palestra dei desideri compie due settimane e chi è stato così veloce da averlo già finito mi sta scrivendo cose stupende che fanno meglio di qualsiasi ansiolitico.
Mi state anche mandando foto della vostra copia da ogni parte d’Italia: la Palestra gira. Fantastico.
I due giorni alla Bologna Children’s Book Fair sono stati pieni di abbracci, amici, sorrisi, padiglioni colorati, debordante creatività e immaginazione, futuri in cantiere, biscotti, chiacchiere belle, tagliatelle al ragù, bis di tagliatelle al ragù, saluti, incontri, domande, promesse, interviste, inviti e libri. Tanti libri, bellissimi libri. È stato un giorno perfetto come primo giorno del nuovo romanzo: La palestra dei desideri è stata attesa, accolta e festeggiata con un enorme affetto.

Domani, martedì 15 aprile, alle 18.00, farò la prima presentazione che, come da tradizione, sarà alla Feltrinelli di Genova. Accanto a me ci sarà Stefania Di Mella, la mia editor di Rizzoli Ragazzi.
Se riesci a esserci anche tu, ne sarò felice.

Ieri mi ha bussato sulla spalla un pensiero: è il mio primo romanzo che mio papà non leggerà e sarà la prima volta che, alla presentazione, non ci saranno i miei genitori (mia mamma si sta riprendendo da un’operazione). Cercherò di non pensarci, domani. Mi concentrerò su chi c’è.

Devo ancora decidere quali passaggi leggere (mi piace da matti leggere ad alta voce i miei libri) e sono indecisa tra il primo capitolo, perché è il primo, il primo incontro di Alice con il Genio o altri punti in cui parlano le Stelline, i pozzi, la Regina, insomma, tutti quei personaggi di cui mi sono divertita anche a immaginare il linguaggio.

Che ne dici di questo?

«Abbiamo bisogno di te per capire come aiutarvi a desiderare di nuovo.» All’improvviso, un plurale. Alice, che nel frattempo si era stravaccata lasciando le gambe a penzoloni su un bracciolo, recuperò con la velocità di un suricato la posizione da seduta, schiena dritta e allerta massima.
«Woh woh woh, calma, megamago. Ci? Chi siete? Ce ne sono altri come te? Spiegati bene, senza fare prediche. Dritto al punto, Jeans.»
Il Jinn sospirò. «Credo che la cosa migliore sia che tu venga con me, così ti presento tutti.»
Quella giornata cominciava a essere un po’ troppo impegnativa. E per quanto ad Alice piacesse l’idea che i Jinn esistessero e che uno le avesse pure riordinato la cucina, aveva sempre un’interrogazione di storia e una sorella di cui occuparsi. Oltre al fatto che aveva letto abbastanza libri per sapere che se avesse seguito quel tipo strambo sarebbe finita in un gran mucchio di guai.
«Io non vengo da nessuna parte.»
Ma era evidente che non fosse quello il suo vero desiderio.

Bon, continuo a pensarci.
Se lo hai già letto e se hai sottolineato qualche frase, me lo scrivi?


Nel frattempo, siamo arrivati alla fine del GSSP.
Entro domani, gli Scrittori Pigri consegneranno l’ultima esercitazione, un must del GSSP, la Nano Nano, ossia l’esercitazione sullo straniamento che potrebbe essere serissima ma figurati se io perdo l’occasione di far scrivere qualcosa di divertente. Ispirandomi allo spassosissimo alieno di “Nessuna notizia di Gurb” di Eduardo Mendoza, ho chiesto agli Scrittori Pigri di immaginare un alieno sulla Terra alle prese con un oggetto di (nostro) uso comune senza conoscerne la funzione.
Il titolo dell’esercitazione, superfluo dirlo, è un omaggio a uno degli alieni più amati da tutti noi.

Vuoi farla anche tu?
NANO NANO
Per questa esercitazione sei un alieno sbarcato sulla Terra e devi descrivere ai tuoi superiori un oggetto di uso comune per noi terrestri, senza mai nominare cosa sia (neanche nel titolo) e provando a capire a cosa serva (secondo me, più sbagli più è divertente).
Questa esercitazione non solo ti fa lavorare sulla tecnica dello straniamento, ma ti obbliga anche a lavorare sul linguaggio e la costruzione del tuo personaggio e a guardare qualcosa di comune (per noi) con occhi nuovi, da un punto di vista inedito.
Sta a te decidere cosa il tuo alieno sa già dei terrestri e cosa no, cosa riesce a capire e cosa no, in che modo comunica coi superiori, come percepisce la propria condizione.
Non è un obbligo ma un consiglio: divertiti e fai divertire il lettore.
Usa il narratore in prima persona, nessun dialogo (di fatto è un monologo), stai entro le 2000 battute spazi inclusi.

Attenzione. In passato, diversi Pigri hanno pensato che fosse un'idea geniale non far capire al lettore, fino all'ultimo, di che oggetto si trattasse, ottenendo discutibili effetti narrativi: non si capiva nulla, il testo risultava confuso e il lettore si annoiava o scocciava molto rapidamente. Non è un indovinello, non è una sfida al lettore. È una gomitata complice al lettore: fagli godere lo straniamento in modo efficace insieme a te, non insieme all’alieno.


Dopo l’interessantissima intervista a Chiara Beretta Mazzotta (la trovi sul GASP, te la consiglio), stasera incontreremo Valeria Corciolani.
Se sei uno Scrittore Pigro, seminerò sui soliti canali Pigri il link a Zoom per seguirla in diretta, altrimenti la troverai sul GASP - Gruppo Amici degli Scrittori Pigri subito dopo (il tempo di caricarla).
Sono sempre chiacchierate brillanti, interessanti e stimolanti, ti consiglio di seguirle, fidati.


A proposito di pigrizia: ricordo a tutti gli Scrittori Pigri che qui a Genova stiamo organizzando l’evento degli eventi: il Party Pigro del 3 maggio.
Abbiamo affittato un locale nel pieno centro di Genova (zona piazza Corvetto), ci sarà un buffet goduriosissimo (con uno spiccato accento genovese), il DJ sta riscaldando le playlist (si balla!), sono già state create le scenografie (l’ho detto che sarà un eventone), so che c’è chi sta preparando disegni animati e gadget destinati a essere preziosissimi memorabilia e tante altre cose che non mi vengono dette perché dovranno essere una sorpresa anche per me e per Alice Basso (che ha blindato apposta quella data, difendendola dal serratissimo tour di presentazioni che sta facendo).
Abbiamo già abbondantemente superato il numero minimo di partecipanti, ma per organizzarla bene dobbiamo raccogliere prima le adesioni (e le quote).
Se riesci a venire, compila subito il modulo.
Qui trovi tutte le info.


E a proposito di laboratori e percorsi con me, ho definito le date per due CossatoLab e per il Facciamo un romanzo.
Il CossatoLab è un weekend in presenza nella mia casa nel Biellese (con pernottamenti nel B&B vicini), massimo dieci persone, per lavorare sull'idea di una storia da scrivere. Ne farò uno a luglio e uno a settembre.
Il Facciamo un romanzo è un percorso individuale di tre mesi adatto a chi ha l'idea per scrivere una storia e vuole creare il romanzo.
E ci sono sempre i colloqui individuali con me: i Trama con me.

Iscrizioni aperte da tre due uno adesso.
Scrivimi a info@barbarafiorio.com


E anche stavolta non l’ho fatta breve.
In questi giorni, ma non posso ancora parlarne, sto esaudendo un altro desiderio che cullavo da anni.
Tu ce l’hai un desiderio che vorresti esaudire?
Credimi, esercitarsi a esprimerne sta facendo miracoli. Prova.

Barbara

Discussione su questo episodio