Volevo dirti che
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Allenarsi a desiderare, esercitarsi sui dialoghi, incontrarci in giro e fare Party Pazzi
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Allenarsi a desiderare, esercitarsi sui dialoghi, incontrarci in giro e fare Party Pazzi

La palestra dei desideri a Bologna e a Genova, una nuova esercitazione, questa sui dialoghi, e appuntamenti da non perdere con incontri, interviste e party pazzeschi

Sarà una settimana intensa, questa.
Domani esce ufficialmente “La palestra dei desideri” e non ti nascondo che sono un po’ agitata. Un po’ tanto. Ma fingo benissimo.
Sono contenta e convinta della storia che ho scritto, ma dal momento in cui un libro esce diventa di chi lo legge.
Lo leggeranno in tanti? Piacerà? Rideranno dove rido io? Si emozioneranno dove mi sono emozionata io? Troveranno i pensieri che ho nascosto tra le righe? E quel passaggio che mi piace particolarmente, lo ameranno anche loro?
E avanti così.
È normale, succede a ogni romanzo. Ci hai messo mesi per scriverlo e altri mesi per lavorarci insieme all’editore (è sempre bellissimo lavorare con la squadra di Rizzoli), ma dal momento in cui lo hai tra le mani, ne senti lo spessore, ne sfogli le pagine, rileggi paragrafi a caso per ritrovare le tue parole, non dipende più da te, non puoi fare altro se non aspettare che chi lo legge abbia voglia di dirti com’è andato il suo viaggio nella storia che gli hai consegnato.
Lo leggerai? Mi dirai com’è andata?

È la storia di Alice, una quattordicenne in prima liceo, che ama le storie, dove si sente a proprio agio, al contrario di come si sente nella realtà di ogni giorno. In forte contrasto con la prof di Lettere, stufa di fare sempre da balia alla sorellina, affaticata dai mini-traslochi settimanali tra la casa del papà e quella della mamma (separati ma molto uniti), Alice deve destreggiarsi anche tra le insicurezze, le paure e i disagi tipici dell’adolescenza, compresi i primi innamoramenti, le prime delusioni, i primi conflitti.

Ce ne sarebbe già abbastanza, ma incappa nel Genio della lampada che si aggira per la scuola in cerca di aiuto: la gente non sa più desiderare e gli Avveratori rischiano l’estinzione. Un problema a cui Alice trova rimedio: allenare le persone a desiderare con una palestra dei desideri e una squadra d’insegnanti letteralmente fantastici. E le cose cominceranno a cambiare anche nel mondo reale.

Per la prima volta ho potuto mettere in un mio romanzo un’incursione del fantastico nella realtà, giocando con personaggi che tutti conosciamo (non pensare solo al genio, troverai un sacco di creature familiari).
Io, a scriverlo, mi sono divertita da matti. Spero che ti diverta da matti anche tu a leggerlo (davvero: fammi sapere, ci tengo).

Dicevo: ufficialmente esce domani, 1 aprile. Ma so che le librerie lo hanno già ricevuto e che hanno già distribuito le anteprime clandestine ai loro clienti di fiducia che lo avevano preordinato. Bravi librai!

Per festeggiare l’uscita, mi si è già avverato un desiderio: andare come autrice alla mitica Bologna Children's Book Fair, la fiera più significativa per chi scrive per bambini e ragazzi.
Sarò lì oggi, lunedì 31 marzo, e domani, martedì 1 aprile, dove parteciperò anche all’incontro Scrittori in classe - Presentazione del progetto scuole del Gruppo Mondadori - Libri per ragazzi alle 12.00 nella Sala Bolero - Blocco B, insieme a eccellenti colleghe e colleghi.

C’è una piccola tradizione da social: quando si avvicina la Bologna Children's Book Fair, le autrici e gli autori che saranno a quella fiera si pubblicano bambini.
È un giocoso pullulare di faccette buffe in cui si va a cercare traccia degli adulti che sono poi diventati ma, soprattutto, si torna bambini. Il significato è quello.
Siamo capaci di tornare bambini, e quello di Bologna è l'appuntamento annuale per farlo insieme.
Mi sembra quindi doveroso portare la me dell’età in cui scrivevo le mie prime fiabe e sognavo di fare la scrittrice da grande.

(foto di mio papà)

Il primo incontro pubblico con il nuovo romanzo lo farò, come da tradizione, a Genova, la mia città.
Se sei nei dintorni, o se hai voglia di venirci apposta, martedì 15 aprile, alle 18.00, sarò alla libreria Feltrinelli insieme alla mia editor di Rizzoli, Stefania Di Mella.


Nel frattempo, gli Scrittori Pigri del laboratorio in corso stanno consegnando la decima esercitazione e domani scopriranno l’undicesima, ossia la penultima.
Stanno andando molto bene, vedo i miglioramenti e spero li vedano anche loro.
La scorsa settimana è stata dedicata alla scrittura ironica, mentre questa è quella dedicata ai dialoghi. Un altro elemento importante se si vuole scrivere narrativa.
Se vuoi provare anche tu a fare l’esercitazione che stanno consegnando, ecco le indicazioni.

Facciamo due chiacchiere
Si parte da una delle attività principali di chi vuole scrivere narrativa: l’osservazione.
Scegli due persone che frequenti abitualmente o con cui hai occasione di passare diverso tempo e osservale con grande attenzione.
Devono essere molto diverse tra loro (dal punto di vista caratteriale, professionale, culturale o altro. L’elemento meno rilevante è quello fisico).
Sarebbe meglio che non si conoscessero tra loro.
Segnati le parole che usano più spesso e i gesti abituali e istintivi, insomma: gli elementi fisici, verbali o gestuali che li caratterizzano.
Una volta che hai raccolto abbastanza elementi, inventa, immagina e racconta una scena che abbia loro due come protagonisti (tu non devi comparire): il dialogo deve essere solo tra loro due. Puoi inserire altri personaggi, se ritieni che servano, ma possono al massimo dire complessivamente una battuta (una sola) funzionale al racconto.
Mantieni i tuoi due protagonisti nella loro realtà, anche se puoi spostarli dal loro contesto abituale: l’ambientazione è realistica e attuale: qui e ora, nella nostra realtà. Dove loro vivono. Non spararli nell'iperspazio, nel '700 o nella Terra di Mezzo.
Usa parti di discorso diretto e con parti narrative (quindi dialogo ma non solo) e mostrali con le loro caratteristiche e le loro differenze.

Dai, prova!


Nelle ultime due settimane di laboratorio, gli Scrittori Pigri incontreranno due professioniste dell’editoria: Chiara Beretta Mazzotta e Valeria Corciolani.
Nel laboratorio sono già state preparate le domande, devo dire tutte molto interessanti, e l’intervista la faremo via Zoom.
Se vuoi seguirla anche tu, sarà in diretta streaming sul GASP - Gruppo Amici degli Scrittori Pigri su Facebook lunedì 7 aprile, alle 21.00, con Chiara e lunedì 14 aprile, alle 21.00, con Valeria.
Sono sempre chiacchierate brillanti, interessanti e stimolanti, ti consiglio di seguirle, fidati.


Questa è una newsletter traboccante di notizie. Del resto, è un periodo ricco di novità.
Chiudo con un ultimo annuncio e lancio la chiamata agli Scrittori Pigri. Tutti. Chiunque abbia partecipato ad almeno un GSSP dal 2014 a oggi.
Per celebrare il Gruppo di Supporto Scrittori Pigri e salutare la Pigrizia degnamente, stiamo organizzando un evento clamoroso.
Sabato 3 maggio, a Genova, in un locale ancora segreto, ci sarà il Party Pigro.
Il Magnifico Rettore del Buonumore Pigro, Ugo Rota (alias Sguaraus) e una piccola squadra di Scrittrici Pigre più attive degli Umpa Lumpa stanno progettando scenografie, video animati, gadget, Dj bidelli, cibarie e non so quante altre cose perché a me non vogliono dire tutto per non rovinarmi la sorpresa.
Per l’occasione, verrà a Genova anche Alice Basso.
Sarà un evento grandioso per cui, Scrittori Pigri: non mancate e trascinate i vostri compagni di GSSP.
Raccogliamo le adesioni fino al 15 aprile.
Qui tutte le informazioni.


Chiudo con la dedica che ho messo nella Palestra dei desideri.
A chi ha perso di vista i suoi pensieri felici.
A chi ha dimenticato come desiderare.
E a chi impara con le storie.
Concentrati, sii audace, esprimi il tuo miglior desiderio e rendilo possibile.

A presto
Barbara

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